Consolidamento terreni
Quello della stabilità strutturale delle abitazioni e della loro solidità e sicurezza nel tempo è indubbiamente uno dei temi più importanti nell’ambito delle costruzioni.
A remare contro al raggiungimento di questo obiettivo ci pensano spesso le condizioni non ottimali del terreno su cui poggiano le fondamenta della costruzione. Condizioni che possono presentarsi non conformi fin dall’inizio o mutare e peggiorare nel corso del tempo a causa di cedimenti strutturali naturali e non, con abbassamenti del suolo dovuti a condizioni climatiche avverse o infiltrazioni d’acqua da tubature rotte, forti pendenze o sovraccarichi eccessivi in punti cruciali o, ancora, vibrazioni più o meno forti determinate da lavori di scavo nelle vicinanze o lievi scosse sismiche.
Sono molteplici le variabili che possono concorrere ad un cedimento differenziale dei terreni sui quali poggiano le abitazioni, con tutte le pericolose conseguenze del caso: crepe sui muri, case meno sicure e meno stabili.
Ecco perché diventa fondamentale operare un corretto consolidamento dei terreni laddove questi risultino non ottimali o compromessi.
Il consolidamento dei terreni serve di fatto a renderli più solidi aumentandone la capacità portante, stabilizzandone la pendenza nel caso in cui ci siano disparità di carico sulle fondamenta e controllandone la resistenza ad eventuali infiltrazioni d’acqua o vibrazioni del sottosuolo.
Operare un consolidamento dei terreni dunque equivale a rafforzare la base su cui poggia l’abitazione, ottimizzandone la resistenza e la sicurezza nel tempo e questo può essere fatto sia in caso di costruzioni già esistenti che in caso di nuove costruzioni.
Naturalmente le metodologie attraverso le quali viene attuato il consolidamento dei terreni dipendono dalla tipologia di terreno stesso e dalla presenza di problematiche geotecniche da risolvere, per questo è indispensabile sempre effettuare prima un sopralluogo tecnico.
Solitamente il consolidamento dei terreni viene effettuato intervenendo sulla natura stessa del terreno attraverso miglioramenti di tipo meccanico, idraulico o chimico-fisico, con l’aggiunta di particolari sostanze – ad esempio alcune specifiche resine espandenti – che possono rendere più stabile e solida la composizione del terreno.